Curdi, a cura di Antonella De Biasi, Rosenber & Sellier, Torino 2018.
Ora li chiamano sovranismi, un secolo fa una carneficina di nome Prima guerra mondiale esaltò quello spirito sciovinista e diede la stura ai fascismi; la contemporanea dissoluzione dell’Impero ottomano rinfocolò i nazionalismi in quello che il centralismo coloniale dell’Occidente avrebbe chiamato Medio Oriente. Tra le comunità più penalizzate ci sono quelle dei curdi, a cui è dedicato il volume edito da Rosenberg & Sellier e curato da Antonella De Biasi attorno al quale assisteremo a un dialogo tra Murat Cinar, Semir Garshasbi e Luigi D’Alife.
Il libro ha un approccio attento alla storia e cultura curda, al territorio e alle risorse, alla politica interna ai clan e all’emancipazione femminile, sempre sullo sfondo delle lotte per l’affrancamento dai quattro stati in cui è inglobata la comunità, con accenni al federalismo democratico ma anche alla gestione familista del Kurdistan iracheno e del suo petrolio. Ogni capitolo è affidato singoli autori, esperti conoscitori del mondo curdo nei singoli stati: Giovanni Caputo per la Siria e il Rojava in particolare; Kamal Chomani, giornalista curdo iracheno racconta con passione la spartizione della sua terra da parte dei partiti; Nicola Pedde, si occupa del poco conosciuto mondo curdo in Iran; la curatrice, giornalista freelance, si è ritagliata la parte dedicata alla Turchia.
Antonella De Biasi è giornalista professionista freelance, di formazione sociologa della comunicazione. È stata redattrice del settimanale “La Rinascita” scrivendo di politica estera e società. Segue le “cose curde” dal 2004 e collabora con la testata online dell\’Anpi.