Divieto d’infanzia

Quali le possibilità di opposizione alla diffusione degli screening e a obiettivi formativi che limitano la libertà professionale degli insegnanti? Quali le alternative per i genitori? Affinché la fantasia, il senso critico e la libertà di scelta continuino a caratterizzare l’infanzia, tutta la comunità adulta dovrà difendere le nuove generazioni e la propria responsabilità tornando a riflettere sull’importanza dell’ambito sociale e relazionale.

Chiara Gazzola ha una formazione antropologica e si è spesso occupata di approfondire alcuni dei tanti ambiti che limitano la libertà di espressione degli individui e delle collettività. Relatrice a convegni, ha pubblicato articoli e libri: Il desiderio, il controllo e l’eresia. Approcci critici alla bioetica, alla procreazione assistita e alla sperimentazione di farmaci sulle donne e sui bambini (coautrice L. Siddi, 2003); Le urla dal silenzio. La paura e i suoi linguaggi (2006); Divieto d’infanzia. Psichiatria, controllo, profitto (2008); Fra diagnosi e peccato. La discriminazione secolare nella psichiatria e nella religione (2015).

Sebastiano Ortu è insegnante di lettere e di sostegno nelle scuole superiori. È coautore, con B. Beneforti e R. Niccolai, del volume A lungo andare (Pistoia 2007) in cui si racconta un’esperienza di didattica delle migrazioni svolta con gli alunni di alcune scuole della provincia di Pistoia. È membro attivo del Cesp (Centro studi per la scuola pubblica) per il quale da anni svolge attività seminariali sulle tematiche della didattica e dei diritti degli studenti disabili, per un approccio critico alla legislazione sui cosiddetti “bisogni educativi speciali”.