Il giorno più lungo: la rivolta di Corso Traiano, di Diego Giachetti, BFS, Pisa 1996
Al gran parlare che si è fatto attorno al ’68, corrisponde un altrettanto sospettoso silenzio sulla ripresa delle lotte operaie in quell’anno e, in particolare, nel 1969. In proposito, gli scontri tra polizia e dimostranti, avvenuti a Torino il 3 luglio 1969, segnano una data emblematica. Per i partecipanti, quello fu un giorno “lunghissimo”: iniziò alle prime luci dell’alba con i picchetti davanti ai cancelli di Mirafiori; proseguì nel primo pomeriggio con l’adesione alla manifestazione indetta dall’Assemblea operai e studenti; si protrasse fino a notte inoltrata.
All’epoca, l’episodio trovò vasta eco sui giornali, fu oggetto di discussioni e di interpretazioni, divenne il simbolo e lo spartiacque della ripresa della lotta operaia con contenuti e forme organizzative nuove. Era l’inizio di quello che sarebbe passato alla storia come “l’autunno caldo”, anticipato dalla lotta spontanea e autorganizzata. Gli anni Settanta, con i movimenti di massa antagonisti al sistema capitalistico, erano alle porte.
Diego Giachetti, classe 1954, vive a Torino, è dottore di ricerca in Storia delle società contemporanee. Si è occupato di movimenti giovanili e di protesta negli anni Sessanta e Settanta. Tra i suoi lavori si ricordano: Il giorno più lungo. La rivolta di corso Traiano (1997, di cui questo libro è una nuova edizione riveduta e aumentata); La Fiat in mano agli operai (con Marco Scavino, 1999); Anni Sessanta comincia la danza. Giovani, capelloni, studenti ed estremisti negli anni della contestazione (2002); Un Sessantotto e tre conflitti. Generazione, genere, classe (2008); Venti dell’Est. Il 1968 nei paesi del socialismo reale (2008); L’autunno caldo (2013); I dilemmi di Trotsky (2017); Il ’68 in Italia. Le idee, i movimenti, la politica (2018).